La febbre e l’omeopatia

La febbre è una reazione benefica che il nostro organismo attua nei confronti di virus e batteri, nel tentativo di risolvere l’infezione sostenuta dai microrganismi. La febbre può anche essere dovuta ad altre patologie (es. alcuni tipi di neoplasie); noi ci riferiremo solo alla febbre secondaria a sindromi influenzali o a rinofaringiti.
Proprio perché reazione utile e fisiologica, bisognerebbe evitare di utilizzare farmaci per abbassare la temperatura bruscamente, a meno che non si superino i 38/38,5°C, nel qual caso il disagio fisico e, nei bambini, il rischio potenziale di convulsioni (oltre 39,00° C) ne giustificano l’uso.

Rimedi omeopatici

A parte il noto e diffusissimo paracetamolo, esistono alcuni rimedi omeopatici:

  • primo fra tutti Aconitum se il rialzo termico è improvviso e il paziente è agitato,
  • Belladonna se ha il volto rosso e la cute calda e secca o
  • Ferrum Phosphoricum se la febbre è moderata e manifesta tendenze emorragiche (nelle riniti sono frequenti).

Tutti i rimedi qui elencati devono essere assunte a basse diluizioni: la 5CH o la 9CH sono le più indicate.