La stanchezza primaverile

L’arrivo della primavera è caratterizzato da due disagi variamente diffusi nella popolazione: le allergie, che costituiscono una patologia, e quell’affaticamento che affligge molte persone nel passaggio tra due stagioni, classicamente in primavera e in autunno, ovviamente da distinguere dalla stanchezza secondaria ad una patologia specifica, che andrà quindi trattata con terapie adeguate.

Affaticamento stagionale

Nel caso dell’affaticamento stagionale, il farmacista ha a disposizione diversi rimedi, sia di origine naturale che di sintesi.

Concentrandoci sui primi, il più classico e utilizzato è la pappa reale, ricchissima di proteine (fino al 14%), di zuccheri e di vitamine del gruppo B (in particolare B1, B6, B12), A, C, E.

Mancanza d’appetito

Se la spossatezza si manifesta con mancanza d’appetito ci si può orientare verso il fieno greco, con la sua altissima percentuale proteica (30%) e di saponine ad azione steroidea.

Scarsa concentrazione

La scarsa concentrazione mentale può essere migliorata con l’eleuterococco e il gingko biloba, che presenta però qualche controindicazione in caso di patologie vascolari.

Stress

Il ginseng e l’ashwaganda, pianta di origine indiana, nelle loro varie formulazioni, sono utili come tonici adattogeni.